PREMIO DONATELLA RAFFAI PER LA SAGGISTICA TELEVISIVA
Per la saggistica
televisiva
Di origini familiari campane, Donatella
Raffai (1943-2022), com’è noto, dopo una lunga esperienza
radiofonica e televisiva, fu nel 1989 la prima conduttrice di Chi
l’ha Visto?, contribuendo alla sua caratterizzazione e raggiungendo
una popolarità personale straordinaria per l’intero decennio
successivo.
Legò il proprio nome - indissolubilmente
e ancora oggi - a questa trasmissione, soprattutto per il garbo e
l’eleganza congiunti alla fermezza e alla professionalità in un
format peraltro in quegli anni nuovissimo.
In sua memoria dunque è nato il Premio
Donatella Raffai, istituito nel settembre 2002 - a pochi mesi dalla
scomparsa - per iniziativa del Modern Museo della Pubblicità e del
Rotary Club a San Marco dei Cavoti, paese d’origine della provincia
di Benevento dove lei trascorse l’infanzia e l’adolescenza.
Nella prima edizione pilota il premio
venne consegnato il 17 settembre 2022 all’avvocato ed ex
co-conduttore di Chi l’ha Visto? Luigi Di Majo.
Proseguendo nei propri intenti,
nell’edizione 2024 il premio si articola in due sezioni, la prima -
di carattere onorifico - per la Conduzione Televisiva e la seconda
per la Saggistica Televisiva quale premio letterario assegnato da
un’apposita giuria.
Oltre a tributare un riconoscimento a
conduttori e conduttrici che attualmente si distinguono sulla scena
televisiva italiana, il premio infatti tiene anche conto del
pluridecennale, innovativo e poliedrico lavoro di Donatella Raffai
in ambito televisivo come autrice e regista, nonché scrittrice di
due libri dedicati alla ricerca di persone scomparse.
PREMIO DONATELLA RAFFAI
EDIZIONE 2024
IL PREMIO DONATELLA RAFFAI PER LA
CONDUZIONE TELEVISIVA E LA TV DI QUALITÀ
Viene assegnato a conduttori e
conduttrici che hanno un saldo legame con il pubblico e/o con
particolari tipi di programmi, distinguendosi altresì per stile mai
volgare, doti umane e competenza professionale.
IL PREMIO DONATELLA RAFFAI PER LA
SAGGISTICA TELEVISIVA
Il premio si rivolge ad autori di opere
inedite ed edite relative alla televisione italiana nei suoi aspetti
storici e contemporanei e di vario genere (saggi di approfondimento,
di costume e sociologici, biografie, testi e studi su programmi
televisivi etc.).
Le opere verranno valutate da una
commissione che premierà le opere inedite ed edite come da
regolamento. All’opera inedita prima classificata, oltre il premio,
verrà garantita la pubblicazione a cura della Casa Editrice Kairos
di Napoli.
CALENDARIO DEL PREMIO
Il Premio Donatella Raffai - salvo
modifiche di carattere logistico - si svolgerà nella sua seconda
edizione in base al seguente calendario:
-
ROMA, 5 LUGLIO 2024, ore
15.30; Conferenza Stampa presso il Ministero della Cultura, Sala
Spadolini, con presentazione del Premio e con la proiezione di due
brevi filmati in ricordo di Donatella Raffai e sul Museo Modern in
San Marco dei Cavoti.
-
SAN MARCO DEI CAVOTI, 7
SETTEMBRE 2024; ore 17.00; conferimento del Premio Donatella Raffai
per la saggistica televisiva alla presenza della giuria e degli
autori, con momenti di spettacolo e degustazioni di prodotti tipici.
-
Luogo e data da stabilire;
conferimento del Premio Donatella Raffai per la conduzione
televisiva.
ENTE REFERENTE
Edizioni Kairos (Napoli) in partnership
con Modern Museo della Pubblicità e Rotary Club International
Morcone San Marco dei Cavoti
ENTI PATROCINANTI E
COLLABORATORI
Ministero della Cultura
Provincia di Benevento
Agenzia Letteraria Delia, Salerno
Associazione Luciano De Crescenzo, Napoli
Rotary Club
Comune di San Marco dei Cavoti
RESPONSABILI ORGANIZZATIVI
-
Laura Bufano
-
Giovanni Musella
-
Andrea Jelardi
-
Luisa Taiani
COMITATO SCIENTIFICO E
DI GIURIA
PRESIDENTE
Luciano Scateni,
giornalista Rai, scrittore, pittore.
PRESIDENTE ONORARIO
Silvio Maestranzi, regista e
sceneggiatore, marito di Donatella Raffai
COMPONENTI (in ordine alfabetico)
-
Carmen Arzano Curatore
editoriale Agenzia Letteraria Delia
-
Laura Bufano, giornalista,
operatrice culturale
-
Ciro Borrelli scrittore,
biografo di Peppino De Filippo e Massimo Troisi
-
Ugo Cundari giornalista del
«Mattino», scrittore, traduttore e consulente editoriale
-
Paola De Crescenzo, figlia di
Luciano De Crescenzo, vice pres. Ass. Luciano De Crescenzo
-
Bruno Garofalo, scenografo e
costumista di Eduardo De Filippo
-
Donatella Gavrilovich,docente
di Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Roma
Tor Vergata
-
Andrea Jelardi, giornalista,
scrittore, direttore Museo Modern
-
Giuseppe Leone, artista,
docente Accademia d’arte di Napoli
-
Roberto Meomartini, dirigente
ministero della cultura, già direttore «Cinema e oltre» e Presidente del
Consorzio Cinecittà Formazione
-
Giovanni Musella, editore,
presidente Edizioni Kairos
-
Domenico Palattellagiornalista,
critico cinematografico, scrittore, biografo di Walter Chiari e altri
-
Antonio Sasso giornalista,
direttore del quotidiano «Roma»
-
Luciano Scateni, giornalista
Rai, scrittore, pittore.
-
Luisa Taiani, presidente
Rotary Club
DONATELLA RAFFAI - Nasce
dall’Ammiraglio Antonio e da Maria Jelardi l’8 settembre del
1943, per puro caso a Fabriano, dove la madre e i suoi familiari
si trovavano a causa della guerra in atto. Trascorre l’infanzia
e l’adolescenza tra San Marco dei Cavoti e Roma. Debutta nel
1960 come attrice nel film I dolci inganni
di Alberto Lattuada, mentre successivamente inizia a lavorare
nel settore discografico per la RCA come responsabile delle
pubbliche relazioni e curatrice d’immagine di alcuni cantanti
come Nada al Festival di Sanremo 1969 e Claudio Baglioni al suo
esordio, accanto al quale lei stessa appare nel video
promozionale del brano Una favola blu. Cura poi la regia di alcuno
documentari per l’Istituto Luce; nel 1971 è la volta delle prime
fortunate esperienze a Radio Rai come autrice e conduttrice di
Voi e io, Radio anch’io, Chiamate Roma 3131,
finché, alla fine degli anni Ottanta, diventa il personaggio di
punta di Rai Tre: la grande intuizione è del direttore Angelo
Guglielmi che le affida la conduzione di programmi televisivi di
approfondimento e cronaca (Telefono giallo, Filò, Posto
pubblico nel verde, Camice bianco) fino al quinquennio d’oro
di Chi l’ha visto? dal 1989 al 1994 in cui la Raffai
incolla allo schermo fino a otto milioni di telespettatori
trattando casi passati alla storia come quello di Ferdinando
Carretta, che uccise tutta la sua famiglia, e di Santina Renda
che a soli sei anni sparì nel nulla a Palermo. Autrice dei libri
Chi l’ha visto?, (Eri, 1990) e Scomparsi
(Rizzoli, 1991), si cimenta anche in nuovi programmi per le reti
Rai (Parte civile, 8262, Filo da torcere, Anni d’infanzia,
Lasciate un messaggio dopo il bip) conservando intatto il suo
stile serio, impeccabile, talvolta crudo eppure mai distaccato. Dietro il volto professionale si
cela però anche un’altra Donatella più allegra, spigliata e
spiritosa, che nel 1997 assume il ruolo di inviata di
Domenica in, mentre nel 1998 partecipa al film
La guerra degli Antò nella parte di se stessa, conduttrice di
un’improbabile puntata di Chi l’ha visto? L’amore per il suo lavoro e
l’inflessibile professionalità che non cedeva mai al
compromesso, la portano tuttavia a lasciare bruscamente la Rai
per passare a Mediaset con la conduzione di un ultimo programma
dedicato alla cronaca nera, Giallo quattro,
andato in onda nella stagione 1999-2000, mentre a Viale Mazzini
per lungo tempo si cercò una degna sostituta, senza che nessuno
riuscisse mai a cancellare del tutto il saldissimo legame tra il
suo nome e Chi l’ha visto? Quest’ultima esperienza su
Retequattro segna anche l’addio per sempre alla tv e il ritiro a
vita privata accanto al marito Silvio Maestranzi, dapprima a
Morlupo e poi tra la Costa Azzurra e Roma con il solo desiderio
di starsene in pace e di farsi dimenticare, anche se i
giornalisti non hanno mai smesso di cercarla e il suo pubblico -
silenziosamente ma tenacemente - ha continuato ad amarla e a
rimpiangerla. Muore a Roma l’8 febbraio 2022. |